giovedì 18 dicembre 2008

Come un origami


The mass of men lead lives of quiet desperation. Thoreau.

E' proprio in questo periodo che la quieta disperazione diventa disperazione e basta.
Il chiacchiericcio inconsistente dei cenoni copre disperazioni pure.
Il mio pensiero natalizio va a queste persone: che il Natale vi sia "lieve".
Spero che passi veloce.
E leggero come un origami.
Frrrr finito.
E domani ci sono gli avanzi.

Post scriptum
Evitate i ponti, le balconate e i Novotel...
a volte basta spostarsi di poco
solo di qualche chilometro per vedere che le cose sono diverse...
a volte basta spostarsi anche di qualche centimetro.
Cambiate posto.
Una volta a un corso mi hanno insegnato che quando le idee languono... basta "cambiare posto", spostarsi fisicamente in un altro luogo.
E' come se il pensiero creativo avesse bisogno di movimento per riattivarsi.

Ecco spostatevi, magari vi viene un'idea diversa.

Gratta e vinci


Ore 6.50. Buio. E' ancora notte alle 6.50.
Il 5, nel senso del tram, è vuoto.
Sferraglia con cattiveria.
Dingdingding.
Sembra un tram di San Francisco.
L'America a Milano.
Taglia Corso Buenos Aires e baamm per qualche
secondo vedi le luci e i negozi.

E poi di nuovo riprende il suo corso buio con la
sua lucina davanti...verso la Piscina Cozzi.

Sul tram siamo solo io e un ragazzo.
Entrambi, anzi ambedue come scriverebbe Eugenio
Scalfari, cerchiamo qualche cosa.

Il ragazzo ha un gratta e vinci in mano.
Cerca il colpo grosso.
Ah la fortuna!
Fortuna che forse non gli farebbe più prendere il
tram a quell'ora.

Che gesto intimo... grattare lì il gratta e vinci.
In un luogo pubblico. Su un mezzo pubblico!
Come tutti i gesti legati ai sogni, dovrebbe
essere nascosto, discreto.
Dovrebbero fare nelle tabaccherie degli angoli
riparati... come nelle scuole per le elezioni.
Matita copiativa con scritto 1,2,3 e la tendina marrone.
Che intimo far vedere la faccia della propria
delusione. Niente cornucopia. Niente vincita.
Domani ancora sveglia presto
e via di nuovo a tirare la lima, come diceva mio nonno.

In colpa per aver assistito a tutto ciò penso al "mio".
Io cerco molto meno.
Scendo e via verso i miei Caraibi a 4 euro a cercare la bracciata perfetta.

mercoledì 17 dicembre 2008

Conversazioni andando a scuola


Finito Harry Potter le figlie leggono l'Iliade.
Anzi viene letta loro.

Conversazioni andando a scuola: mah.. di cosa parla l'Iliade?
Risposta (anni 8): E' una storia d'amore e di guerra.
Ma io di amore ne ho visto poco.
E comunque da grande voglio essere come Elena.

Non ho parole.

« E molte vite sono morte per me sullo Scamandro,
e io, che pure tanto ho sofferto, sono maledetta,
ritenuta da tutti traditrice di mio marito
e rea d'aver acceso una guerra tremenda per la Grecia. »
(Commento di Elena. Euripide, Elena, versi 502-505.)

Vabbe' con Euripide aspettiamo ancora un po'.

martedì 16 dicembre 2008

Agosto interminabile


Uno dei miei tre miliardi di desideri è quello di scrivere una storia d'amore lunga come un telegramma.
Ci è riuscito Ivano Fossati.
Canzone stupenda che oggi ascolto... dopo tanta pioggia almeno un po' di afa nell'IPoD

ASPETTARE STANCA; Ivano Fossati, L'Arcangelo, 2006.

Stanco aspettarti, parto
Aspettare stanca
Agosto interminabile
Soffoca città
STOP
Stanco cucina cinese
In solitaria
Stanco romanzi gialli in terrazza
Stanco tuo infinito ritardo
Mia pazienza
Caldo
Lavoro, lavoro
Delitto tuo stavolta
Quasi perfetto, complimenti
STOP

Stanco due infelici
Che si inseguono, si intrecciano
Si sfuggono, che noia, stanco
Stanco dei tuoi segreti, miei peccati
Tue creme, miei cassetti, tue canzoni
Profumo tuoi foulard
Parto leggero come un autobus vuoto
Per una campagna, un mare, una montagna qualunque
Dove gelino perfino le ore
Ecco come ci riduciamo
Parole al telegrafo

Stanco aspettarti, parto
Aspettare stanca
Agosto interminabile
Soffoca città
Lascio terrazza appartamento
Lascio tuo ritardo
Mia pazienza
Lascio lavoro
Caldo
Provincia e città
Lascio anche nuovo indirizzo
E attendo
STOP


Che meraviglia 'sta canzone. Che voglia di estate che fa venire.
I telegrammi li associo ai lutti, alla morte...
Se ne mandano ancora?
Ora si mandano sms.
Chissà se qualcuno si è mai lasciato con un telegramma.
Ti lascio. STOP.
E' stato bello, addio STOP.
Perdonami se puoi. STOP. Ti prego. STOP.

La risposta: Obbedisco. STOP.

Oppure chissà se qualcuno si è mai "proposto" con un telegramma:
Trovatati attraente. Ti amerei tutta la vita. STOP.

Bello questo di Garibaldi nella foto.
Ricevuto il dispaccio: Obbedisco.

Erano i vecchi sms... anche meno di 160 caratteri. STOP.

Improved technique after analysis

Il periodo natalizio è così... se ti fermi un attimo ti porta via la corrente degli impegni, delle convenzioni e dei pseudo festeggiamenti. Lo so il video fa impressione ma rappresenta molto il mio sentire di questo momento.

domenica 14 dicembre 2008

Le braci


In questi giorni poco blog.
In un primo tempo pensavo che fosse il lavoro.
Troppo. Amaro. Nevrotico.
Ma questo pomeriggio, nuotando, mi si sono chiarite le idee.
Non è il lavoro che, confermo, è troppo, amaro e nevrotico.
E' Marai. Sandor Marai... e in questa tastiera maledetta non riesco a trovare gli accenti giusti.
Eccoli: Sándor Márai.
Sono anni che vedo tutti i suoi libri bene in ordine nella libreria di Matteo, obsy.
Ma non era il momento giusto.
Con i libri è così, come con i fidanzati.
A volte sono giusti e vengono al momento sbagliato.
E qui è sfortuna e bisogna sperare di non rendersene conto. MAI.
A volte sono sbagliati e vengono sempre al momento giusto.
E qui è nata la letteratura amorosa.
A volte sono sbagliati e vengono al momento sbagliato.
E qui è tragedia. Sono pistolettate al cuore come Cesare Pavese...
o teste nel forno come Sylvia Plath.
E a volte sono giusti e vengono al momento giusto.
E qui è la storia dei matrimoni felici.
Bella storia quella dei matrimoni felici (garantisco di persona)
ma poco letteraria. Pochissimo letteraria.

Sándor Márai è arrivato adesso. Tardi.
Non ho letto Le braci nel 1998.
Me lo aveva regalato per Natale una persona che detestavo.
E stimavo poco.
L'ho perso.
Giuro non lo trovo più.
Non escludo di averlo buttato in un raptus notturno.
E arrivato ora il momento di comperarlo.
Che bello comperare i libri.
La mia compagna di piscina, Marcella, mi ha detto che era molto bello.
E' venuto fuori così... tra una vasca e l'altra.
Una volta passi ignorare un capolavoro. Due no.
Quindi adesso Le braci è arrivato.
Con la sua bella copertina color carta di zucchero.
Le braci non mi fanno scrivere.
Continuo ad andare avanti e indietro.
Perché non voglio finirlo.
Però finché non lo finisco non posso scriverne...
(ecco il motivo di tanti video da youtube ultimamente.
Dio comunque bendica Youtube).
E' un libro sull'amicizia. Sul risentimento.
Sentimento che conosco, purtroppo, e coltivo.
Insieme al database di tutte le canzoni di Paolo Conte, le sue rime le sue ossessioni... se mi rimane tempo, giuro, lo ricopio su un word. Dico le braci.
e lo rileggo.
Forse, solo così, ne capirò il segreto.

La consolazion dell'inverno

Domenica. Pioggia. Pioggia.
Meno male che c'è Paolo Conte che è invernale...
sì "paoloconte" è invernale per me. Ok ha scritto Azzurro, un gelato al limon.
Ma per me è la consolazione dell'inverno.

Scendo giù
a prendermi un caffè…
…scusami un attimo…
passa una mano qui, così,
sopra i miei lividi…
…ma come piove bene sugli impermeabili…
Gli impermeabili, Paolo Conte 1984

Un giorno quando avrò tempo farò un database con tutte le frasi, le facce, i mondi di Conte... comincio adesso:

- il tinello maron
- se capita un po' di jungla anche per me
- una talco da miliardario

martedì 9 dicembre 2008

giovedì 4 dicembre 2008

Canone RAI

Questa intervista qui sotto della Montalcini è una delle poche cose che non mi ha fatto rimpiangere di aver pagato il canone della RAI.

Se serve per pagare lo stipendio di Fabio Fazio e di Maurizio MIlani, mi sta bene. Intendo il canone della RAI.

Di queste lunga intervista (su Youtube c'è tutta spezzata in tre blocchi) mi piace tutto.

Soprattutto come lei dice NO.
NO! NO! NO!
Lo dice con una forza incredibile.

Un mito.
E, forse, questo è uno dei pochi casi in cui la parola non è sprecata.

Poi mi piace da morire quando dice che lo scopo della vita non è imparare ad amare... ma disinteressarsi a noi stessi e capire il mondo e fare il possibile per andare incontro a chi ha bisogno.

E poi mi piace il vezzo dell'anello e del braccialetto.
Una donna vera che ci riscatta tutte.
Bisognerebbe proiettare questi tre video nelle scuole.
Obbligatorio per le bambine!

PS Per le mie due principesse: non ponetevi limiti. Potete fare tutto e essere tutto.

Rita Levi-Montalcini parte1°

Manu Chao- Mi vida

Questo è per Marilù e Giacomo e per quei momenti in cui la vita è come "un charquito d'agua turbia".

mercoledì 3 dicembre 2008

Yo-Yo Ma plays the prelude from Bach´s Cello Suite No. 1

Musica per il mio ipod acquatico

Tradimenti


Ho sempre trovato orribile parlare di libri brutti.
Meglio parlare solo di quelli belli, come con i fidanzati.
In gioventù recensivo i libri per Radio Capital.
Il lavoro più bello del mondo.
I miei amici di allora mi chiamavano la Daria Bignardi dei poveri.
Cosa che mi ha fatto sempre ridere tantissimo.
Il momento più bello era l'arrivo del corriere: vrooooooooooom.
Ogni giorno era Natale!
Pacchi e pacchi di libri.
Come regola parlavo solo dei libri che mi piacevano.
E in genere è una regola cui mi attengo anche ora.
Ma oggi sono furente.
Perché non sopporto il tradimento.
Feltrinelli è una casa editrice storica che mi piace... e come dice il Santo, quando sbaglia uno che sta dalla tua parte, fa più male.
Ma perché ri-pubblicare questo libro di Coe?
Questa prova giovanile?
Ma chi è, Virgilio?
Forse Jonathan Coe doveva ristrutturare.
Magari gli piove in casa... o sua moglie è diventata un addicted delle borse di Gucci. O semplicemente è alcolizzato e si deve pagare i cicchetti!
Ma perché lo scrittore che più mi ha fatto ridere/sorridere/sghignazzare
(non è la stessa cosa) negli ultimi anni,
mi deve fare una cosa così?
Bella La famiglia Winshaw, La banda dei brocchi (quanto l'ho amato quel libro), Circolo Chiuso...
La casa del sonno.
E adesso?
Vabbe' ben mi sta.
Così imparo a comperare un libro perché ha la bella copertina e ha un bel titolo:
Questa notte mi ha aperto gli occhi.
Così imparo a leggere le recensioni!
Però il titolo è proprio bello.
E' di Morrisey, che non conosco.
Però mi sento che è una cosa gravissima.

domenica 30 novembre 2008

Flagellazione


Quasi un infarto.
Domenica mattina ore 10 in punto.
Piscina Cozzi, viale Tunisia.
Corsie già piene con gli accaniti.
Li vedi che sono accaniti e si fanno guidare dai numeri.
Lo capisci.
Lo capisci da come ti passano di fianco.
E li "senti" che pensano:
"A stile libero ne faccio 30 da 33.3 (lunghezza dell vasca)
e poi mi fermo.
Passo a dorso e ne faccio 33 ...
è una Cabala personale e liquida.
Magia dei numeri.
Questa mattina il conto faticosissimo delle vasche è stato interrotto
e forse compromesso per sempre.

Un uomo passaggiva sul fondo della vasca...
Senza bombole. Senza muta. Apparentemente senza zavorre...
passeggiava. Come se fosse stato in corso Buenos Aires.
Io sopra 4,5 metri che faccio il mio onesto stile libero...
e lui sotto... come in una realtà parallela.
Non mi è mai capito di pensare di avere una visione in acqua.
Anche se ho passato migliaia di ore della mia vita in piscina,
non mi è mai capitata una scena simile.
Torno veloce veloce per vedere se è vero.
Ora gli uomini sono due.
Passeggiano vicini in questa scatola prospettica turchese
e mi sembrano i due personaggi della Flagellazione di Piero della Francesca.
Sono totalamente incongrui rispetto quello che li circonda.
Io arrivo, tocco con la mano destra il bordo.
Faccio una mezza capriola per tornare indietro
e un altro signore si butta in acqua
e senza "pesi" nuota giù in fondo.
Raggiunge anche lui il pavimento.
Si unisce al gruppo e passeggia anche lui.
Non resisto. Faccio ciao con la mano. Come i bambini.
Forse li distraggo. Forse rompo qualche equilibrio segreto.
Il gruppetto si scioglie e forse indispettiti tutti e tre tornano in superficie.
Veloce torno dalla parte opposta e esco.


Poesia turchese.

venerdì 28 novembre 2008

Daniel Pennac e Stefano Benni su

Grazie a Massimo che mi ha detto di leggere questo libro... Diario di scuola. Meraviglioso. Belle le prime pagine. Commoventi! Con questa madre ultracentenaria che chiede al figlio famosissimo: Riuscirai a cavartela? Ci è riuscito eccome. Ci siamo riusciti anche noi.

Madonna

Un mito inarrivabile! Bel cappello.

lunedì 24 novembre 2008

Grande!

Grande orgoglio! Mauro

sabato 22 novembre 2008

I maratoneti della vita


Ore 5 di domani mattina.
Acqua sul fuoco.
100 grammi di pasta bianca.
E via: 42,195 km.
Milano domani "subisce " la maratona.
Dico subisce perché penso che sia la città nella quale i maratoneti
prendono più insulti al mondo.
Gli stessi che impazziscono per la maratona di New York, disprezzano quella di Milano.
Tanto che pensano che sia di 20 km...
E no, belli ignoranti miei, quella di 20 km è la Stramilano.
Domani il Santo se li fa tutti i 42km e 195 metri.
E ci tiene molto ai 195 metri!
Forse perché sono i più duri.
La maratona è una fatica "antica", bastarda.
Ogni tanto i giornali tentano di farla diventare una moda.
Una cosa glamour.
In realtà è una cosa così dura, così bestiale,
che respinge tutti coloro che non siano mossi da qualcosa di speciale...
di veramente grande.

Tutti quelli che strombazzano come i pazzi
perché si "devono" fermare con i loro pasticcini in macchina
che vanno a pranzo dalla suocera dovrebbero andare all'arrivo...
Quello è un bel momento.

L'ultima volta, l'anno scorso, ho assistito a scene bellissime.
Una signora, già agé, non ce la faceva più.
Forse il marito... ma anche no
magari solo una persona che si incontra durante una follia,
durante un sogno,
l'ha presa per mano e le ha detto:
"Dai che ce la fai... coraggio. Sei arrivata fino a qui. Non mollare".
Lei piangeva. Stravolta dalla fatica.
E in stato di trance l'ha portata al traguardo.
Non erano due ragazzotti.
Né mi sembravano quegli idioti di mezza età che fanno queste cose per sentirsi giovani.

C'era qualche cosa di più.
Chi lo sa.

Forse una corsa dopo una malattia.
La signora aveva dei capelli "nuovi" quasi come quelli che crescono ai neonati,
caduta la peluria... i capelli ch crescono dopo averli perduti tutti...
Non lo so.
So che non lo dimenticherò mai...
come non dimentico tutte quelle persone che mi hanno fatto provare un'emozione pura.

Non dico altro.
So che al Santo danno fastidio le smancerie...
e si irrita.
Ma non l'ho mai visto così felice come quando
puuummm parte il colpo e partono tutti.
Tutti matti.
Tutti soldati.
Ognuno che comincia la sua guerra.
Passo dopo passo.

Quanti passi sono, Mauro?
E dietro, in bici, Giacomo. Un altro grande uomo.
Anche lui un maratoneta della vita che in bici lo segue.
Che me lo tiene d'occhio. Giacomo grazie.

Noi ti aspettiamo all'arrivo.
Purtroppo all'arrivo non ti si può abbracciare.
Ci sono duemila barriere, le radio, le transenne e quelli che vi avvolgono
come delle uova di Pasqua in una strana carta stagnola oro.

Un abbraccio a te e a tutti i maratoneti di domani.
Peccato non conoscere la storia di ognuno di voi.

martedì 18 novembre 2008

Personal Velocity


La Piscina Cozzi è una meraviglia.
Entri e ti sembra di essere in una pasticceria austriaca.
Quando vedo del bene "pubblico" così curato, mi viene sempre il timore del suo spreco... anzi del suo sfregio.
Forse perché sono figlia di un padre che è stato tra le mille cose un responsabile di "Res Pubblica".
E ho sempre vissuto, e sempre vivo come delle ferite personali, l'incuranza nel confronti di scuole, bibiloteche, musei, piscine, denaro pubblico...
Gli spogliatoi sono meravigliosi.
Puliti.
Con un potteriano e misterioso "apriporta":
Nessuna scritta. Nessuna orribile tag.
Ma perché i giovani non si mandano degli sms invece di imbrattare tutto?
Costruita nel 1934...
sul web non c'è traccia della storia di questo luogo che in fondo è un monumento.
Chi ci ha nuotato?
E quando c'era la guerra funzionava?
L'hanno bombardata?
Vrooooooom aerei. E qualcuno lì a nuotare.
Ognuno con la sua personale velocità e i suoi pensieri come me, questa mattina ore 7.42.

giovedì 13 novembre 2008

Giusto per dire che è Natale

Esselunga di via Rubattino ore 8,45.
Una signora davanti alle prime decorazioni di Natale:
"Compro questo. Giusto per dire che è Natale".

Giusto per dire che è Natale...

certe persone sono poesia senza saperlo.
PS Come le vignette di Calvin & Hobbes

martedì 11 novembre 2008

L'ultimo bottone del gilet

Questa sera concerto: Guccini.
Eh sì mi piace anche Guccini.
Ma come ti piacevano i Duran Duran?
E ma mica per sempre.
Dopo la fase Duran Duran ho avuto la fase Guccini.
Come sempre i cambi erano repentini, improvvisi, convulsi.
Come quello da Baglioni ai Deep Purple.
Non so se sono un caso patologico ma non c’è un cantante/gruppo
che mi piaccia e che non sia legato a un fidanzato o a un amore…
non corrisposto o corrisposto.
Guccini me lo ha fatto conoscere un mio grande
innamoramento (solo da parte mia) ai tempi dell’Università.
Il fidanzamento più breve della storia: 24 ore.
A Pavia, c'è sempre stata grande "comunione"
tra gli studenti di Lettere e di Giurisprudenza.
Dario direbbe: "Cosa ti ha insegnato questa cosa?"
Mi ha insegnato un sacco di canzoni del Guccio.
Che non si allaccia l'ultimo bottone del gilet.
E che d'amore non se more, ma se sta male.

lunedì 10 novembre 2008

Pifferai magici


48 ore dopo: l'acido lattico fa più male di ieri.
E benché sia piccolissima cosa a me pare di aver fatto una grande impresa.
Dario, il capocordata, come Hamelin ha guidato i bambini.
Senza fiatare lo hannno seguito.
Un pifferaio magico che finisce bene.
Nella favola non se ne salva uno.

Massimo, l'altro capocordata, con tutta la sua piemontesità
ha evitato la mia crisi di nervi del secolo.
Mi ha dato il braccio e mi ha distratto facendomi parlare de
La solitudine dei numeri primi e della neve quando è "poudreuse".
Che bella parola... poudreuse

Quando ritorniamo?

domenica 9 novembre 2008

La carne dell'orso


Elementare. Una cosa da bambini, vedrai.
Io sono arrivata su tirando l'ala da far pena.
Il capocordata,
che aveva scelto il sentiero,
con sguardo sinistro mi guardava negli occhi e mi chiedeva:
"Cosa ti ha insegnato la montagna?
Cosa ti ha insegnato la montagna?"
E io pensavo: "Un sacco di parolacce nuove".

Eppure rimango convinta che le persone che amano la montagna
sono speciali.
So a memoria le prime pagine del Sistema periodico di Levi
che parlano di Sandro Delmastro, delle sue scalate.
Che invidia.
Invidio chi sale su senza fare fatica.
Per me è una capacità sovra-umana.
Io faccio fatica.
Metto i piedi nei posti sbagliati.
Incrocio le gambe.
Mi sembra di avere in certi momenti una gamba più del necessario.
Sono goffa sembro un tonno.
Generazioni e generazioni di mondine pavesi mi hanno fatto
sangue dolce
grande palato per il riso
e piede di pianura.

Dopo un pranzo veloce quando pensavo di aver finito ho scoperto con orrore che bisognava scendere.

E in quel momento mi è venuto in mente proprio Levi che dice
"per scendere vedremo.... Il peggio che ci possa capitare è di assaggiare la carne dell'orso (...) Era questa la carne dell'orso: ed ora che sono passati tanti anni rimpiango di averne mangiata poca, poiché di tutto quanto la vita mi ha dato di buono, nulla ha avuto, neppure alla lontana, il sapore di quella carne, che è il sapore di essere forti e liberi, liberi anche di sbagliare e padroni del proprio destino". (Il sistema periodico, Einaudi pag. 50)

mercoledì 5 novembre 2008


Lacrime belle questa mattina alle 6.
Tutto buio. Temporale. Mi sembrava di essere il capitano Achab sulla sua baleniera...
accendi la tele e pum: Yes we can.

Per tutte le Rose Parks del mondo. God bless Obama.

martedì 4 novembre 2008

I figli della luce


A me in realtà viene da piangere.
Appartengo ad una generazione che, grazie alla scuola pubblica e allo studio matto e disperatissimo, poteva comunque "affrancarsi".
Poteva studiare, laurearsi...
Se c'era la buon volontà: la figlia di un'operaia e di un impiegato poteva laurearsi brillantemente; i tre figli di un operaio, tecnico dell'Enel e di una casalinga potevano laurearsi e diventare nell'ordine un medico, un ingegnere e un avvocato bravissimo.
Garantisco soprattutto per l'avvocato perché lo conosco di persona!

Non sarà più possibile questo tra qualche anno.
Perché gli effetti devastanti di questa legge si vedranno soprattutto tra dieci, quindici anni.
Aumenteranno gli abbandoni scolastici.
Ma di questo non parla nessuno.
E non toccherà solo gli extracomunitari... toccherà tutti.
L'università e l'istruzione torneranno ad essere una cosa da ricchi.
E non va bene che tutti i giornali anche quelli di sinistra continuino a parlare dei laureati che lavorano nei call center...
è vero ci sono. Ma ci sono tanti laureati che lavorano e fanno quello per cui hanno studiato.

Questo è un complotto.
Sarà l'enalotto che complotta?
Dobbiamo solo sperare in un BINGO???
Io speravo in un master... ora si spera nella SISAL.
Sembra che sia inutile, tanto si finisce nei call center.

No non è così.

Mi ha colpito moltissimo una frase di Obama.
Una volta ad Harlem ha fatto un discorso più o meno così: "Smettetela di fare un festa perché vostro figlio ha superato decentemente la terza media. Ditegli di muovere il culo e di andare a studiare in biblioteca".

PS Il titolo non c'entra con la luce di questa bella foto.
E' la Biblioteca Centrale di Pavia.
Il posto dove ho passato alcune delle ore più belle della mia vita.
Il titolo c'entra con un'altra storia... ma questa è una cosa privata.
Che riguarda i figli e i padri.

No comment

mercoledì 29 ottobre 2008

Una rotonda sul mare


1989, Canale 5: Una rotonda sul mare, conduttore Red Ronnie e Marco Predolin.
Era una trasmissione di tanti anni fa.
Proponeva le glorie degli anni '60.
Io nel 1989 avevo 22 anni e inorridita osservavo i miei genitori emozionarsi per queste canzoni...
Ballavano anche! In salotto.
Io mi vergognavo un po', mi dava anche un po' fastidio.
Adesso darei anni della mia vita per vedere ancora questa scena...

Bobby Solo, Vandelli... quello di Luglio che bene che ti voglio...
Mi ricordo cantanti cotonati con "tinture" di capelli imbarazzanti...
quello strano colore castano della tinta degli uomini.
Ma perché i parrucchieri non riescono a riproporre agli uomini i meravigliosi color castano che fanno alle donne? Mistero.

Forse ho sempre avuto 200 anni nella mia vita perché mi ricordo che li guardavo e pensavo: quando toccherà me ad avere un "effetto rotonda sul mare?"
Capiterà anche a me? No non mi capiterà.
Come si è arroganti quando si è giovani.

Allora mi risultava inimmaginabile una trasmissione nel 2000giù-di-lì che avrebbe riproposto i miei miti di allora ormai sessantenni: Duran Duran , Spandau Ballet o più umilmente Gazebo, Sandy Marton ecc. Io li avrei guardati con nostalgia e i miei figli mi avrebbero preso in giro...

Ieri è successo.
Ho sentito una canzone dei Duran Duran e le mie figlie hanno visto un grassoccio signore che cantava. Aveva i capelli color platino.

PS Lo so che fa ridere. E decine di quarantenni oggi rinnegano di averlo amato. Io me le ricordo. Volevano pure sposarlo. Ora però bisogna dire che non-mi-è-mai-piaciuto perché adesso ascolto: Gaber, Jannacci, Massive Attack... ecc.
OK li ascolto anche io e la suoneria del mio Blackberry è London Calling dei Clash.
Ma io questo uomo quando lo sento cantare mi ricorda la mia gioventù e quindi non rinnegherò mai di averlo amato.

(Foto di Francesco Castaldo dal sito delrock.it)

martedì 28 ottobre 2008

Compleanno


Ieri Simon Le Bon ha compiuto 50 anni.
E' ufficiale: la mia giovinezza è finita.
Quando mi riprendo dallo shock, scrivo qualcosa di più.

martedì 21 ottobre 2008



A un certo punto dice così: “Placida, altruista, intelligente, bella. Grande cuoca. Di donne come te non ce ne sono più, hanno buttato via lo stampo”.

Rebecca Miller mi piace un sacco. E' bella, è brava. Ha studiato a Yale (che per me rappresenta un grande valore).
E' un bell'esempio di figlia con genitori "importanti" che non è implosa. Almeno apparentemente. Sembra che abbia preso tutti i privilegi del nascere in un ambiente di un certo tipo. Poi non è detto. Magari ha un cadavere a pezzi nel congelatore.

In generale devi avere un discreto ego per scrivere un libro. Devi averlo gigante se tuo padre si chiama: Arthur Miller. Se hai un ego discreto ma non sei figlia di Arthur Miller, apri un blog ;-)

Inoltre non ha spregio del pericolo.
E' sposata con Daniel Day Lewis che aveva lasciato Isabelle Adjani via fax. Qui se non hai un ego grande come le cascate del Niagara, non esci neanche a bere l'aperitivo con un uomo così.
Anyway.
Lei è brava. Sto leggendo il suo ultimo libro The Private Lives of Pippa Lee. E mi piace tantissimo. A cominciare dalla copertina di Gianluigi Toccafondo. Io comprerei tutti i libri Fandango perché hanno le copertine di Toccafondo.

venerdì 17 ottobre 2008

L'ho ritrovata

Non ci credo... ho ritrovato il sito di cui parlavamo prima!
Un mio collega esperto di IT problem mi ha detto: "E' impossibile che qualche cosa sparisca dalla rete. Prova a mettere il google un pezzo di testo, vedrai che lo ripeschi. Anche il tuo blog... se dovessi cancellarlo comunque rimarrano i tuoi post. Per sempre. In rete non sparisce niente." Miodioooo... peggio che scrivere qualcosa sul timpano del partenone.

Il mio IT manager aveva ragione ecco il sito: http://www.virgilia.org/virgilia.html

Da non perdere questo post http://www.virgilia.org/ARCHIVIO/virgilia/2004/005/18.html

Riprendo solo le righe che avevo riportato male: "Le gerarchie professionali sono spesso molto malinconiche, sono sacche di disaffettività, di risentimento, cioè di sentimento pervertito, invece che fiorito..."

Esperimenti di colore


Lavorare da casa è pericoloso.
La casa è piena di stimoli. Di tutti i tipi.
I libri sul comodino (Madam Bovary e Il sistema periodico), la mortadella del frigorifero e, oggi, i silenzi che arrivano dalla stanza delle figlie. Oggi a casa per lo sciopero delle scuole.
Silenzio molto sospetto.
Infatti ho smesso di lavorare e sono andata a vedere: stavano usando i miei colori ad olio.
Maimeri. Attenzione 5 euro a tubetto.
Ho mantenuto un aplomb inglese.

Ma ho capito perché non riesco a lavorare da casa...
è il luogo bello degli affetti. Della cura.
Dal PC attraverso le mail arrivano risonanze di disaffettività. Le normali maleducazioni da ufficio.
Tutti contro tutti.
Tutto contro tutto.
Darwin applicato.
Quache anno fa c'era un bellissimo sito che si chiamava la posta del fegato (titolo geniale).
L'autore o autrice era un genio. Scriveva benissimo e diceva tante cose intelligenti. Tra queste belle riflessioni sulla vita di lavorativa e sull'ufficio che definiva "il tempio del pressapoco", un posto di grande sacche di sofferenze, di disamore.
Ho salvato il post da qualche parte o lo posterò.
Un bel giorno il sito sparisce.
Faceva parte di un portale molto famoso ed è rarissimo che succeda su Internet una cosa così...
non c'era più traccia! Sparito. Senza spiegazioni.
Spero che sia stato per una questione di principio almeno.
Una bella "questione di principio"(notare come sia sparita questa espressione dal lessico comune).
E non tristemente su una questione di soldi.
Ma forse è una questione di principio pure quella.

giovedì 16 ottobre 2008


Domani primo sciopero della "Scuola" delle figlie e lo metto maiuscolo perché è una cosa importante! Cazzo!
Dicevo la Scuola della mie figlie è, credo, la scuola più agguerrita contro il decreto Gelmini.
Non a caso sono iscritte lì.
Primo esempio di Banca del tempo: domani prendo mezza giornata di ferie e accoglierò un paio di bambini di amici... per abbattere i costi della babysitter.

Seconda riflessione.
Davanti alla "Scuola", in pieno stile guerriglia marketing i maestri hanno disegnato una sagoma con scritto: "Maestro unico: ne rimarrà solo uno".

Attenzione: potere di CSI (anzi siesai come mi piace scriverlo) alcuni bambini quando hanno visto la sagoma hanno pensato questo...
il giorno prima avevano saputo che era mancato il papà del maestro di musica. Allora si sono immaginati che si era sentito male davanti alla scuola... quella sagoma dunque era quella di un morto vero! Erano arrivati i poliziotti e l'avevano disegnata loro. Come nei telefilm appunto!

Mi rendo conto che la foto non è quella in questione... ma mi sembra che si possa comunque ascrivere, questa storia del maestro unico, a una morte sul lavoro!

martedì 14 ottobre 2008

Pirati

Oggi al lavoro mi sento così... e chi ha avuto questo gioco da bambino può capire!

Doppie

Dubbio insinuato questa mattina al caffé davanti alla Scuola: ma "cazziare" si scrive con due zeta? Il Santo dice di sì. Sdegnosamente non legge il mio blog o la fa di nascosto e non me lo dice. Ho controllato sul De Mauro:

caz|zi|à|re, caz|zià|re
v.tr.
RE merid., sgridare, rimproverare violentemente


Comunque ho pensato che le mie figlie le stresserò poco riguardo la grammatica. In questo modo evito loro un futuro di dispiaceri. Voglio essere ossessiva invece con la matematica. Quella sì.
La grammatica della matematica sono le operazioni: somma, sottrazione, moltiplicazione, divisione.
Sembra un programma politico.
Da proporre.
Le diseguaglianze sono spesso una questione di sottrazione dovute a somme se non addirittura moltiplicazioni indebite. Soluzione? Divisione. Non sembra la sintesi dei libri di Serge Latouche?

lunedì 13 ottobre 2008

pink panther - i would like to buy a hamburger

Questo lo dedico a Laura...che questa mattina mi ha cazziato brutalmente perché ho detto Charles Bovary all'inglese e non in francese. Ti adoro!!!!

venerdì 10 ottobre 2008

giovedì 9 ottobre 2008

Banca del tempo


Tempo. Tempo. Mancanza di tempo. Questa mattina in quei 10 minuti impagabili che spendo al Bar dopo aver accompaganto le mie figlie a scuola ho proposto una Banca del tempo per gli amici.
Già è così con le "prese" a scuola.
Quando le babysitter ti pianto in asso, i genitori non stanno bene e saltano gli impegni sportivi, se non hai una rete di amiche e amici che ti aiutano è la fine.

Quindi lo scrivo, così vale di più: offro lezioni gratis di italiano, storia, geografia, latino, storia dell'arte per tutta la vita ai figli degli amici.
Amici che con preavviso zero mi hanno aiutato e mi aiutano ogni giorno.

Una riflessione.
Con i propri figli non funziona.
Non funzionava con me e mio padre.
Non c'è verso.
Potresti essere Carlo Emilio Gadda, ma per i figli sarai sempre "inascoltabile, indaffidabile, noioso". Dando loro regole, castighi, paghette, pare che non sia ammesso aiutarli nel capire la bellezza di di un "verso", una dritta per imparare i deponenti intransitivi...
Sono abbastanza convinta riguardo questo e rassegnata.


Seconda riflessione.
La Banche del Tempo sono state inventate dalle donne, che per prime ne hanno intuito la carica innovativa. Nasceva il progetto di praticare e promuovere la solidarietà attraverso rapporti di reciprocità, senza distinzione di genere, di età, di reddito.

Ogni BDT, infatti, offre la possibilità di conoscersi e scambiarsi aiuti che riguardano la vita quotidiana. E' uno scambio alla pari, senza differenza alcuna tra
le varie professioni, un baratto misurato in ore, prescindendo dal valore della prestazione.

martedì 7 ottobre 2008

Le uniche Borse che mi piacciono


La rassegna stampa di questa mattina alle 6 era agghiacciante. Faceva impressione vedere le prime pagine dei quotidiani.

Io, questa crisi economica, me la spiego così.
Il mese scorso sono andata dal dentista e mi ha detto: per questi lavori prevedo 4000euro. Visualizzo mentalmente il mio conto in banca e penso -4000! Svenimento, rabbia rassegnazione.
Vado al lavoro e prima di entrare in ufficio la segretaria del dentista mi chiama e scusandosi dice: "Mi scusi, ci siamo sbagliati. I soldi sono 2000 perché poi abbiamo deciso di non fare quella cosa ecc.". Gioia maxima! Mi sento sentita ricca di 2000 euro. Visualizzo +2000. E ho già una lista di IT-BAG che mi voglio comperare.

Ho 2000 euro in più! Questa la Finanza virtuale nella finanza reale il mio conto è rimasto identico a quello di due ore prima...

Ecco... è successo questo. Solo che in America le borse se le sono comprate, anche se i soldi erano solo virtuali.

Questa storia del dentista mi fa venire in mente la scena iniziale del film dei fratelli Cohen: Prima ti sposo poi ti rovino. C'è George Clooney che sta eseguendo uno sbiancamento dei denti e contemporaneamente parla al telefono dando delle istruzione alla sua segretaria. Capolavoro.
C'è un primo piano delle bocca...luminescente. Incredibile.

I fratelli Coehn mi piacciono parecchio, li trovo sadici (vedi il caschetto di Bardem in Non è un pese per vecchi). Mi sembra che vadano molto d'accordo tra di loro. E io invidio sempre chi ha un fratello o una sorella.
Soprattutto invidio chi ha una sorella e un fratello da stimare.
Immaginiamo poi cosa posso provare per una persona che ha un fratello intelligentissimo e con cui si lavora benissimo.
PS1
I primi cinque minuti di tutti i film dei fratelli Coehn li trovo meraviglisoi. Voglio cercare sul web se c'è un gruppo di fan dei Cohen, specializzato però nei primi 5 minuti di ogni film. A me bastano quelli!

PS2
Sembre sul web, precisamente su Flickr, che io amo, ci sono decine e decine di gruppi di persone che fotografano quello che hanno nella propria borsa! Ci sono 72.836 foto.
Meno male che al mondo ci sono anche cose sciocche e divertenti come queste che non fanno male a nessuno.

venerdì 3 ottobre 2008

Passa l'angelo e ti frizza

Ieri era Sant'Angelo. Festa dell'angelo custode.
Non ho avuto tempo di telefonare a tutti gli angeli custodi della mia vita. Sono fortunata ne ho più di uno. Un ánghelos è un inviato, un messaggero... Per alcuni sono scemenze new age, cattoliche ecc. Io ci credo profondamente. Ho le prove! E poi sono una costante di tutte le religioni, dei culti animistici...
Questo post per abbracciare i miei angeli custodi. Ne ho uno anche al lavoro... alcuni in famiglia. Ben sei di loro, donne, ceneranno con me questa sera.
Una carezza e una pacca sulla spalla all'angelo custode di Chicco che sta meglio. Ha avuto parecchio da fare negli ultimi dieci giorni...

L'angelo

Passa l'angelo passa l'angelo
E nessuno può vedere
Passa l'angelo passa l'angelo
E fa segno di tacere.

E dice sono venuto a sciogliere
E non a legare
Sono venuto a sciogliere
E non a spezzare
Passa l'angelo, passa l'angelo
E ti fa segno di andare
Passa l'angelo, passa l'angelo
E ti lascia passare

Passa l'angelo, passa l'angelo
E ti offre da bere
Passa l'angelo, passa l'angelo
E finisce il bicchiere
E dice sono venuto a prendere
E non a rubare
Sono venuto a prendere
E non a rubare
E dice non devi piangere
E non ti devi spaventare

Passa l'angelo, passa l'angelo
E nessuno può vedere
Passa l'angelo, passa l'angelo
E fa segno di tacere

Passa l'angelo, passa l'angelo
E ti offre da bere
Passa l'angelo, passa l'angelo
E ti offre da bere

f.de gregori

Un ricordo di bambina: non fare gli occhi storti che passa l'angelo e ti frizza.

martedì 30 settembre 2008

L'uomo più elegante del mondo

Hamid Karzai, a parte che è l'uomo più elegante del mondo... altro che Lapo Elkian.
E' il primo presidente "eletto" dell'Afganistan.
Strano che qualche stilista in crisi di creatività, e ce ne sono tanti, non abbia copiato i suoi mantelli.

E' nato a Kandahar e proviene da una famiglia di etnia pashtun.

Bella la parola pashtun. Stupenda. Siamo tutti un pasthun, un pastone. Ho studiato in una città dove eri guardato male se abitavi nel borgo... cioè dopo il ponte coperto (a 100 metri dal Centro). Eri un "foresto". Figuriamoci ad abitare in un'altra città, in un'altra regione, in un altro paese!

Eppure siamo tutti lo stesso pastun.

Karzai mi stupisce sempre. Ai telegiornali lo guardo a bocca aperta.

Dice cose semplici ma potentissime: abbandonate le armi, troviamo un accordo. Dall'altra parte un muro; siete ladri, contrabbandieri e criminali indegni.

Un mito. Anche per i vestiti.

lunedì 29 settembre 2008

E' mondiale

Spettacolo! ALtro che Nigella Lawson.

giovedì 25 settembre 2008

Il sistema periodico


Qualcuno (Dio? i medici? il Fato?) ha ripreso il mio amico Chicco per i capelli. E' stato un soffio.
Nel giro di 24 ore siamo passati dalla disperazione di averlo perso sempre alla gioia per il suo risveglio.
Primo Levi ne Il sistema periodico, mio livre de chevet dice:

"E' una impresa senza speranza rivestire un uomo di parole , farlo rivivere in una pagina scritta. Non era uomo da raccontare né da fargli monumenti, lui che dei monumenti rideva...".

Einuadi Tascabili

Sì Chicco non è uomo da raccontare...è un uomo con cui bere un bicchiere di vino!
Vai Chicco ti aspettiamo... questo volta apriamo un Sassicaia.

giovedì 18 settembre 2008

L'ottimismo è il profumo della vita

Ieri la Repubblica, prima pagina: "Ladri d'auto, mestiere in crisi". Allora, io sono un'ottimista. Come diceva Tonino Guerra in una pubblicità geniale: l'ottimismo è il profumo della vita.
Per me il bicchiere è sempre mezzo pieno.
Faccio fatica ma reggo le brutte notizie su: ALitalia, Draghi che dice che non c'è mai stata una crisi così, le banche che spariscono, la Georgia ecc.

ma signor Caporedattore di Repubblica è mai possibile che l'unica notizia positiva venga messa in modo negativo?
Ultimamente Repubblica è afflitta dal pensiero negativo! Sia chiaro: rubare le macchine non è un mestiere.
Punto.
E il fatto che i furti d'auto diminuiscano è solo una bella notizia.
Altro che "brusca frenata del fenomeno". Sembra che il giornalista fosse dispiaciuto.
In miniera.
Voglio un titolista nuovo.

Globalisation



Photograph: Steve McCurry/Magnum

Miti inarrivabili



Il mio mito, una delle donna che più ammiro al mondo è finita in televisione!
E' Biggie con il suo blog sui BENTO BOX!
E' una trasmissione tipo Unomattina... un'equivalente americano.
Tutta bella e fiera ha portato in trasmissione tutti i suoi bento e ha spiegato come preparare uno SPEED BENTO in 10 minuti: un mito inarrivabile.
E' americana ma ha vissuto tanti anni in Giappone, ogni mattina realizza magnifici bentobox per il figlio ed è riuscita a fare della sua passione un business... da copiare.


Ecco la trasmissione!

Diciamo che tra i miei miti la colloco tra la Concita De Gregorio e la Granbassi!

PS E con molto orgoglio posso dire di avere capito tutto... permane quindi il mistero della mia bocciatura al Business English Certificate Higher. Non mi riprenderò mai più dallo shock.

mercoledì 17 settembre 2008

I ministri puliti i buffoni di corte


Il mantra di oggi

NUNTEREAGGE PIU' Rino Gaetano 1978

Abbasso e alè
abbasso e alè
abbasso e alè con le canzoni
senza fatti e soluzioni
la castità
la verginità
la sposa in bianco il maschio forte
i ministri puliti i buffoni di corte
ladri di polli
super pensioni
ladri di stato e stupratori
il grasso ventre dei commendatori
diete politicizzate
evasori legalizzati
auto blu
sangue blu
cieli blu
amore blu
rock and blues
NUNTEREGGAEPIU'
Eya alalà
pci psi
dc dc
pci psi pli pri
dc dc dc dc
Cazzaniga
avvocato Agnelli Umberto Agnelli
Susanna Agnelli Monti Pirelli
dribbla Causio che passa a Tardelli
Musella Antognoni Zaccarelli
Gianni Brera
Bearzot
Monzon Panatta Rivera D'Ambrosio
Lauda Thoeni Maurizio Costanzo Mike Bongiorno
Villaggio Raffa Guccini
onorevole eccellenza cavaliere senatore
nobildonna eminenza monsignore
vossia cherie mon amour
NUNTEREGGAEPIU'
Immunità parlamentare
abbasso e alè
il numero 5 sta in panchina
s'è alzato male stamattina
mi sia consentito dire
il nostro è un partito serio
disponibile al confronto
nella misura in cui
alternativo
aliena ogni compromesso
ahi lo stress
Freud e il sess
è tutto un cess
ci sarà la ress
se quest'estate andremo al mare
solo i soldi e tanto amore
e vivremo nel terrore che ci rubino l'argenteria
è più prosa che poesia
dove sei tu? non m'ami piu'?
dove sei tu? io voglio tu
soltanto tu dove sei tu?
NUNTEREGGAEPIU'
Ue paisà
il bricolage
il quindicidiciotto
il prosciutto cotto
il quarantotto
il sessantotto
il pitrentotto
sulla spiaggia di capocotta
Cartier Cardin Gucci
portobello e illusioni
lotteria a trecento milioni
mentre il popolo si gratta
a dama c'è chi fa la patta
a settemezzo c'ho la matta
mentre vedo tanta gente
che non c'ha l'acqua corrente
e non c'ha niente
ma chi me sente...
ma chi me sente
e allora amore mio ti amo
che bella sei
vali per sei
ci giurerei
ma è meglio lei
che bella sei
che bella lei
vale per sei
ci giurerei
sei meglio tu
che bella sei
NUNTEREGGAEPIU'

Vezzali Berlusconi

Come diceva Rino Gaetano: è più prosa che poesia. Ma vaffaaaaaaaaa Vezzali!

martedì 16 settembre 2008

Simile al sonno alato


Le persone si possono suddividere in tanti modi. Ognuno di noi forse ha due macrocategorie in cui ficcare dentro tutta l'umanità.

Cioccolato bianco vs cioccolato nero.
Calcio vs basket.
Coppi vs Bartali.


Le mie sono...

Università di Lettere: esame di Latino 1. Professor Domenico Magnino. Bisognava tradurre migliaia di versi: 3 libri dell'Enedie, 1 Libro delle Georgiche, tutte le Lettere di Orazio, un'opera filosifica di Cicerone, i Tristia di Orazio, Seneca....e altro ancora. Tutto per un solo esame. L'esame che ha bloccato le carriere di intere generazioni di studenti di Lettere, un po' come Analisi per chi fa Economia.

Io ho scelto i tre libri più belli dell'Enedie: il primo, il quarto e il sesto.
E mai, dico mai, mi sono sognata di guardare quanti veri fossero.
Dei deficienti in Università sceglievano i libri in base al numero di versi.
Ed erano lì a risparmiare un paradigma in meno da cercare sul mitico IL... ma quanto si sono persi.

Ecco io le persone le suddivido ancora così. Il mondo per me è diviso tra chi non guarda alla fatica ma al piacere di fare una cosa e chi è lì a risparmiare e a risparmiarsi... che preferisce fare un lavoro del menga pur di risparmiarsi un niente, un paradigma in meno da cercare. Puà!

Caro Giovanni, sono molto orgogliosa del tuo premio letterario al Berchet è un bell'inizio e te lo meriti tutto. E' un risarcimento! Un diritto... dopo tanti anni di malascuola.

Premi a parte, che dipendono comunque dal giudizio di "altri" ti auguro il piacere del Latino, come diceva Ennio Mandruzzato...
Quello sarà un premio "tuo" e, ti auguro, la gioia e le lacrime di capire prima o poi questi versi:

Ille autem:«Tua me, genitor, tua tristis imago
saepius occurrens haec limina tendere adegit;
stant sale Tyrrheno classes. da iungere dextram,
da, genitor, teque amplexu ne subtrahe nostro.»
Sic memorans largo fletu simul ora rigabat.

Ter conatus ibi collo dare bracchia circum;
ter frustra comprensa manus effugit imago,
par levibus ventis volucrique simillima somno.


Egli invece rispose: «La tua, la tua triste immagine padre, spesso presentandosi mi spinse a raggiungere queste sedi, le flotte stanno ancora nel mare Tirreno. Dammi da stringere la destra, lascia oh padre, non sottrarti dal nostro abbraccio.» Così ricordando insieme con un abbondante pianto bagna il viso. Tentando di gettare le braccia al collo tre volte, l’immagine invano afferrata sfuggì dalle mani per tre volte, uguale ai lievi venti e simile ad un sonno alato.

Virgilio, Eneide, Libro VI 695-702


Giovanni, pari ai venti impalpabili, simile al sonno alato.
Bravo Giò, avanti tutta. Io per te ci sarò sempre.

mercoledì 10 settembre 2008

Protoni che si scontrano


Il primo giorno di scuola elementare! C'è una energia meravigliosa davanti al portone della scuola. Non hanno ancora inventato uno strumento per canalizzare tanta "forza". Altro che la potenza dell'esperimento di oggi al CRN di Ginevra.


Repubblica così commenta: L'acceleratore è stato attivato e tutto è andato come previsto: nessuna apocalisse all'orizzonte.

Ma vaaff....

martedì 9 settembre 2008

Ottopode


Oggi mi sono imbattutta in una frase che mi è piaciuta molto. Non era sua una busta di pesce surgelato... ma su un PDF. Classico articolo da studiare, metabolizzare e sfoggiare in qualche riunione. Eccola:

"Le organizzazioni efficaci sono garrule, maldestre, superstiziose, ipocrite, mostruose, ottopodi, erranti e scontrose". Karl Weick

Io ci ho visto dentro la mia famiglia.
Non solo quella reale, ma quella allargata compresi quindi i miei amici e le mie amiche.
Ultimamente mi sento molto mostruosa, ottopode errante e scontrosa!
E superstiziosa più che mai, sarà l'età.

lunedì 8 settembre 2008

Bone free


Ho trovato la risposta su una confezione di pesce surgelato eismann.
Ho la mania di leggere ingredienti e raccomandazioni su ogni confezione di alimenti. Scorrendo le avvertenze in ogni lingua ho visto che solo per la Gran Bretagna c'era questa nota: Sebbene abbiamo usato la massima cura nel trattare questo pesce non possiamo assicurare che sia BONE FREE. Senza spine.

Prima nota, adoro gli inglesi. Sono un popolo superiore e non supererò mai lo shock di non aver passato il Business English Higher.

Seconda nota: Maddalena inizia la scuola. Prima Elementare. E' una cosa immensa quando si hanno sei anni. E benché abbiamo messo la massima cura nella scelta della scuola, dei tuoi compagni ecc. non è stato, cara Madda "bone free". Ti hanno separato dai tuoi più cari amici, nonostante le indicazioni e le raccomandazioni mie e del papà, altrimenti chiamato il Santo.
Vederti triste è stato terribile.
Oggi sapremo chi è la tua maestra. Speriamo che anche lei ci metta la massima "cura". Purtroppo qualche spina ci sarà. Perché è vero cara somara Gelmini che è importante essere preparati ma è più importante essere "accorti". La cura, cara Ministra. Anche nell'usare le parole. Anzi la "curezza" come dice la mia Madda. Come la cura di quelli della eismann nel confezionare la limanda impanata.

Quindi Vai Madda!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! e buon inizio.
E buon inizio "bone free" anche a Giovanni che comincia il ginnasio, a Zeno e Teresa che cominciano le Medie e a Francesco che comincia l'asilo a Piacenza. Tutte cose immense, ognuno per la sua età e per la sua larghezza di ala.

Baci a pioggia a tutti gli gli altri che ri-cominciano: Micol, Niccolò, ElenaA, Paolo, Alessandra, Giovanni3, Cecilia, ElenaV, DavideV, Federico... aiuto sono troppi i bambini che conosco e a cui voglio bene. Via sereniiiiiiiiii.

giovedì 4 settembre 2008


Ieri non sono riuscita a mettere due immagini nello stesso POST. Forse è per questo che è saltato tutto e ho dato la colpa alla CIA, che comunque c'entra sempre.
Allora metto oggi l'immagine del libro di Milena Agus che mi piace moltissimo.
Mi piace perché anche io nella mia nelle vita, ha pregato per uscire dalla bocca del pescecane di Pinocchio... dalla morsa delle difficoltà. Ho sperato solo di scivolare via in un momento di calma. A volte inavvertitamente, il pescecane schiude la chiostra dei suoi denti e flup si può scappare via.

mercoledì 3 settembre 2008

Mentre dorme il pescecane



La CIA controlla i BLOG, il cyberspazio, tutto! Stavo scrivendo un post sulla Palin ed è sparito tutto!

Però noi siamo più forti della CIA e ho recuperato tutto grazie a Luca (mitico) mio collega di lavoro e blogger anche lui! CIA tiè.

La mia amica Carolina mi scrive: "scrivi neh... il blog. E' un tuo dovere" e se un amico ti dice che è un dovere, non ci sono storie. Devi correre e fare e basta.


Sulla scena una donna strana, unica nel suo genere: la Palin.
Mai e poi mai avrei pensato di dedicare un minuto del mio pensiero al vice di MacCain. Ma la signora si presta. Sembra un pescecane.
E' antiabortista ma è favorevole alla pena di morte (???!!!!) Verdone direbbe: in che senso? Si alza alle tre del mattino per sparare alle alci... è contraria nel modo più assoluto all'educazione sessuale nelle scuole e la figlia sedicenne, si scopre ieri, è incinta.
Straordinario.
Una famiglia tutta da studiare.


A proposito di famiglia, il libro che ho letto questa estate si chiama: Mentre dorme il pescane e comincia così:

Mentre dorme il pescecane
Milena Agus

La famiglia Sevilla Mendoza
In realtà la nostra non è affatto la famiglia Sevilla Mendoza. Siamo sardi, ne sono sicura, sin dal paleolitico.
È mio padre che ci chiama così, con i due cognomi più comuni laggiù. Ha viaggiato tanto e il suo mito è l’America, ma non quella a Nord, ricca e fortunata, quella del Sud, povera e sfigata. Quando ero ragazzo diceva che ci sarebbe tornato da solo o con la donna che avrebbe sposato, con cui avrebbe condiviso gli ideali e l’avventura di provare a salvare il mondo.
A mamma non ha mai chiesto di accompagnarlo.
Lui è andato ovunque c’era bisogno di aiuto. Ma mai con lei, che ha troppa paura dei pericoli ed è sempre senza forze.
A casa nostra ciascuno insegue qualcosa: mamma la bellezza, papà il Sud America, mio fratello la perfezione, zia un fidanzato.
Io scrivo storie, perché quando il mondo di qua non mi piace, mi trasferisco nel mio e sto benissimo.
E il mondo di qua ha tante cose che non mi piacciono. Anzi, direi che lo trovo brutto e decisamente preferisco il mio.


Questa donna, Milena Agus, mi piace tanto e anche la sua famiglia. Molto di più della Palin.

giovedì 28 agosto 2008

Concita 2


Continuano le mie ricerche e i miei rammarichi sulla De Gregorio.
Leggo in rete (adoro Internet) di polemiche penose con ex direttori, Travaglio, Comitati di redazione ecc.
Non trovo niente di più noioso delle polemiche editoriali, delle beghe tra giornalisti…
Forse c’è solo qualche cosa di peggio: le polemiche tra critici letterari.
La bellezza del web è anche questa, ogni tanto tra le schifezze che ci sono in rete, ci sono anche meravigliosi outsider
che consigliano libri, film, fuori dalle logiche e dagli interessi.
Una cosa bella che scopro della De Gregorio è che ha vissuto e lavorato a Livorno, anche al Vernacolierie.
Non c’è niente che mi mette più di buon umore più delle prime pagine del Vernacoliere!
Che li abbia inventati lei i titoli su Ratzinger?

mercoledì 27 agosto 2008

Arrivederci Concita

Concita De Gregorio lascia la Repubblica. Diventa il direttore dell’Unità.
Bello da una parte, una donna che dirige un quotidiano. Brutto perché io la leggevo sempre.
E io non comprerò l’Unità.
Leggevo i suoi articoli su Repubblica, dei bellissimi servizi sulla famiglia ricordo.
E leggevo la sua rubrica su D la Repubblica delle donne.
Era il secondo articolo che leggevo dopo l’oroscopo di Marco Pesatori che è un genio e scrive non solo di oroscopo ma molto di più.
Ora farà il direttore di un giornale importante, anzi che è stato importante per molte persone.
Ora non so.
Qui dovrà occuparsi di grande cose. A me piacevano le piccole.
Suggeriva libri di piccole case editrici, piccole storie… piccole imprese, luoghi da vedere…
Storie di donne e di bambini, raccontate senza eroismi e senza pietà. Come è giusto raccontare le cose…

Qui il suo bell'editoriale: Il nostro posto, l'Unità 26 agosto 2008
E vabbe’ Concita se proprio dovevi andare hai fatto bene in bocca al lupo e falli neri.

PS Prova: mettere in google "Concita de Gregorio", nelle prime ricerche non so quante volte risulta "la dolce Concita De Gregorio".
Se lo facessero con me farei partire le querele.
PS2 I miei avvocati preferiti: Obsy, Angelo e Pina tenetevi pronti. C'è da lavorare.

venerdì 15 agosto 2008

Nigella Lawson...Chocolate Chip Cookies

Questo è per la mia amica Carolina! Che adoro! In ogni posto in cui ho lavorato, oltre a portare a casa uno stipendio, frustrazioni talvolta e arrabbiature mi sono portata a casa almeno una persona da tenere nel cuore. Carol sei la mia Nigella della Bassa. PS Solo una inglese potrebbe fare un dolce con i marshmallow!

giovedì 31 luglio 2008

Amarcord




Amarcord delle mie domeniche pomeriggio di bambina

Borse scarpe e guanti


Borse, borse... APEST mi incoraggia con questa mania delle borse! Dice perché figlia di pellettieri. Forse è da lì che deriva il tutto, anche per me. Mio nonno faceva il calzolaio. Non solo aggiustava le scarpe, ma le faceva anche! Era un'artista. Mi ricordo delle specie di fogli... erano le pelli di coccodrillo. E grazie a una delle associazioni mentali meravigliose, a proposito di questo, mi viene in mente il mio "libro della vita": Pastorale americana di Philip Roth. Una delle pagine più belle è quella dedicata alla vecchia pelletteria del padre e alla cura nel fare i guanti. Questa estate lo rileggerò per la decima volta. Questa volta però in inglese, cercando di riprendermi dallo shock di non aver passato il BEC Higher al British Council!


Ma come dice Roby, ogni tanto qualche fastidio ci vuole.


Pomeriggio adesso tace il tosaerba
ed e' gia' partita la trivella della cava
e sono colpi che svuotano per sempre
anche la mosca e' tornata puntuale, meno male,
qualche fastidio ogni tanto ci vuole.

Sulutumana

giovedì 24 luglio 2008

Il mio regno per una borsa

Ho deciso di aggiungere un nuovo tag, cioè nuova categoria: le borse! Lo so che non c'entra con l'essere GEEK, con il web 2.0, con i bento box, il Giappone e con le altre 16.000 cose che mi interessano. In questo senso sono proprio Otaku, cioè ossessiva. Meglio aggiungere un tag nuovo che aprire un nuovo blog! In realtà non mi dispiacerebbe aprire un blog nuovo che parla solo di borse. Però sarebbe bello un blog collettivo, scritto a quattro mani con qualche mia collega pazza che adora le borse come me. Questa mattina abbiamo parlato per 10 minuti della giusta tonalità di una borsa, Car shoes. Secondo me era color "burro". E' superficiale? Sì lo so, forse anche idiota. Ieri hanno approvato il lodo Alfano e ci sarebbe tanto da dire. Preferisco buttarmi nelle borse.

venerdì 18 luglio 2008

minnie and patsy in store

Ho un nuovo mito! Si chiama Patsy Stone. Il mio obiettivo per l'estate sarà di imparare a memoria tutti gli episodi di Absolutely Fabulous.
L'anno scorso era leggere tutto Flaubert, la coerenza non è un valore.

Il blog è invernale

Vergogna vergogna! Tutti questi giorni senza scrivere una riga.

Il blog è "invernale" come le canzoni di Paolo Conte.

sabato 21 giugno 2008

GGD


Ieri sera c'è stata la 4° Girl Geek Dinner. E' stata la mia "seconda volta" quindi ero più preparata, meno nervosa e felice di ri-incontrare alcune belle persone che ho conosciuto un paio dimesi addietro come Chiara e Morena. In questi due mesi ho imparato mole cose sui blog e sul geek-pensiero grazie a proprio a donne come appunto le due girls sopracitate e alle organizzatrici. Veramente brave. Tanto che le perdono per il mega spottone sulla FIAT 500.

Quindi a tutte loro con gratitudine dedico questo belle parole di una donna che mi piacerebbe molto incontrare prima o poi, la scrittrice spagnola Lucia Extebarria


"In ogni caso, Monica oggi ha un lavoro ragionevolmente pagato, una relazione sentimentale stabile, nessun problema di dipendenza e la sicurezza di vivere la vita che si è scelta"
Lucia Extebarria, Cosmofobia, Guanda pag.15



martedì 17 giugno 2008

Marracash - Badabum Cha Cha

Meglio di tanti editoriali...

trovo più verità in alcuni testi di musica HIP HOP che negli editoriali di tanti giornali che leggo. Vedi il video sopra... finalmente dopo aver smanettato durante tutta la pausa pranzo sono riuscita a mettere il mio primo video!

mercoledì 11 giugno 2008

Bento mania

Se anche il Newsweek dice che il bento è chic...

martedì 10 giugno 2008

Fughe da fermo

Sempre ritornano. Lungo il loro sentiero, tra la tana del riposo e la scrivania del lavoro, gli unici animali capaci di fare ogni giorno la stessa strada ...


Questo è l’inizio di un articolo di Repubblica di qualche giorno fa.
Mi ha sconvolto.
Spesso ho avuto l’impressione di percorre la stessa strada come un criceto nella sua ruota…
Una London eye, una ruota panoramica dentro Città Studi: scuola-asilo-lavoro-amici.

Questo studio dimostra che gli umani mostrano grande regolarità e nei tre quarti dei casi entro un raggio di 10 chilometri
Perfetto. I miei dieci chilometri si srotolano tutti tra Argonne-Conte rosso-Viale Romagna-Viale Corsica.

In fondo sono anche queste connessioni, reti, network.
Sarebbe bello vedere dove arrivano invece le mail. Contano? Fanno media?
Allora i miei dieci kilometri aumentano.

Lo studioso che ha presentato questo lavoro aveva ipotizzato che gli umani seguissero un modello simile alla "passeggiata casuale" o al "volo di Lévy", che descrive il percorso dei pesci negli oceani.

Se rinasco e rinasco nel corpo di un umano di questo secolo e di questa parte del mondo, voglio studiare il percorso dei pesci negli oceani e il volo di Lévy.

Uno dei miei libri preferiti si chiama: Fughe da fermo di Edoardo Nesi.
Non è un caso allora.

martedì 3 giugno 2008

Regalo a obsy

Daniela, una geek molto brava che ha un bel blog di cinema e che ho conosciuto alla GGD, nel suo profilo di Facebook ha inserito questa poesia. La dedico con affetto ad Obsy e al santo affinché non pensino che l'interesse per la tecnologia offuschi quello che non si può tacere.

Un giorno vennero a prendere me...

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.
Poesia attribuita a Bertold Brecht (forse).

lunedì 2 giugno 2008

Cos'è un blog

Alcune mie amiche, anzi Forever, la mia amica-fondamentale detta anche Coordinatrice che non aprirà mai un blog, mi dice che trascuro i miei doveri di mamma e moglie... ha ragione sono le 12.30 e dovrei imbastire un pranzo per il Santo, la figlia1, la figlia2 e Lacecia, l'unica adolescente gentile, simpatica e per niente insopportabile che conosca (nonché figlia di obsy). Amen. E' più urgente spiegare alla mia family allargata cos'è un blog... ci provo così: presente il diario personale? Ecco! Solo che invece che chiuso in un cassetto è on line... quindi lo possono leggere più o meno tutti e aggiungere a mano dei commenti. E in più c'è una specie di filo che lo collega ai diari degli amici! Lo so che è riduttivo ma può bastare come primi passo.

venerdì 30 maggio 2008

Perché le donne bloggano

Leggo su un sito che tengo sempre d'occhio una ricerca interessante sul perché le donne bloggano: http://donne.manageritalia.it/donne-che-bloggano-ricerca-blogher-e-compass
Da leggere assolutamente! Un commento intelligente del Santo: Ma se tutte scrivete, chi legge? Mia teoria più si scrive più si legge

giovedì 29 maggio 2008

Linate, Airone ore 7

Questa mattina alle 6, in fila al check-in airone, stavo guardando come sempre le persona in fila accanto a me. 99% uomini 1% donne. Tutti e 100 uguali, cravatte di Marinella a parte. Trolley uguali. Secondo me siamo sempre le stesse persone che vanno a Roma, prendendo il volo delle 7! Ma a un certo punto tatataaaaaaaaaaa una voce femminile dietro di me, stava parlando di una scheda di rete. Lei sì che era un vera geek. Molto geek. Capelli rasati... pantaloni arancio e maglia verde chissà dove andava. Mi è rimasta la curiosità tutto il giorno. Voglio rinascere ingegnere informatico e parlare di schede di rete con grande competenza.

mercoledì 28 maggio 2008

Io gioco carta

Domani Roma: tutto il giorno chiusa in un grande palazzo a dire, fare, parlare... ascoltare. Anche lì c'entra il sasso, le forbici e la carta. Nei comportamenti a volte la prova di forza non è sempre la scelta vincente. Soprattutto se chi hai davanti ti paga. Ti paga per pensare, per fare bella figura per avere un' idea da vendere come propria. Ma a nessuno piace sentirsi dare torto. MAI. Il dilemma di ogni consulente. Io gioco carta, paper, che avvolge il sasso sempre e vince.

PS Anche i gesti sono belli di sasso carta forbici: il pugno che è il sasso...., la mano aperta che è il foglio e la V che sono le forbici.

martedì 27 maggio 2008

I bento

I bento box: una delle mie tante manie insane. Ho iniziato la mia collezione quando ho cominciato a occuparmi di web 2.0... e alla geek dinner ho conosciuto molte geek innamorate della cucina giapponese e dei bento appunto. Questo è un legame da indagare. Il mio mito inarrivabile Lunch in a box: la blogger è una pazza di San Fransisco che ogni giorno sforna bento a manetta per il figlio. Non solo cucina cose meravigliose, ma poi le fotografa e in tempo zero le mette sul blog. Invidia e raccapriccio. Come fa? Come campa? Io ho provato a fare una mattina un bentino perché c'era lo sicopero di Milano ristorazione. Panico. Alle 7.30 tutti correvano: e il Santo aiutava la figlia1 a fare lo zaino per il karate, la figlia2 a cercare il gormito rosso con i vermi da portare all'asilo... e io impassibile come la principessa delle nevi fotografavo con il Blackberry la mia composizione. Penso che il Santo ha pensato: adesso divorzio.

E adesso?

Lo so che avete ricevuto la mail e adesso dite.... "Ma non c'è scritto niente" lo so. L'ho creato ieri sera. Uno dei temi di questo blog sarà comunque la tecnologia e il mio desiderio di diventare una vera e rispettatissima geek girl

lunedì 26 maggio 2008

Altra cosa che ho imparato alla GGD...

Devo rifare il mio profilo di Linkedin... lo ha spiegato Laura de Bendetto.
Se sa che ho pure due profili su Linkedin non mi fa ammettere più alle GGD!
Oltretutto sta succedendo un macello.
Nel senso che ho contatti agganciati un po' a un profilo e un po' ad un altro... non sarò mai abbastanza geek! Lo sapevo che non dovevo studiare Letteratura del Rinascimento. Adesso che ci penso non mi ricordo nenche a che punto della mia vita ho deciso di laurearmi in Letteratura del Rinascimento.

Primo Post

...dopo la girl geek dinner... ho capito che devo avere anche io il mio blog!
Questo blog si chiama 1 2 3 rock scissors paper in onore di uno dei più bei giochi di strategia.

Come dice wikipedia:
"La morra cinese (conosciuta nel mondo come Rock, paper, scissors, Sasso-Carta-Forbici ecc,), è un gioco di mano popolare, giocato spesso dai bambini. Il gesto è quasi identico a quello del "pari o dispari", e spesso viene usato in contesti analoghi, ovvero quando si debba "tirare a sorte". Diversamente dal lancio della moneta o altri sistemi puramente aleatori (e contrariamente a quanto si potrebbe forse pensare) esiste in questo gioco un margine per applicare strategia, per lo meno se lo si gioca ripetutamente con lo stesso avversario: si può infatti prestare attenzione alle sue "debolezze" (ovvero, l'eventuale tendenza ad agire con qualche regolarità e quindi prevedibilità)."
Alea e strategia, la vita quindi.