domenica 22 febbraio 2009

Luca Valdesi Heian Shodan

Youtube: la salvezza, l'ancora per ogni problema!
ore 8.30 del mattino.
La figlia n.1 panica per la gara di karate.
Dai coraggio,
E' normale dimenticare tutto.
Pianti.
Ma non mi ricordo proprio!!!
E come mamma 2.0 guardo su youube
E su youtube c'è il kata!
Attraversiamo la Brianza più sereni.
Heian shodan!

martedì 17 febbraio 2009

Händel: Io t'abbraccio (Rodelinda) - Rial, Jaroussky

La musica più bella dei titoli di coda di un film... quando tutti stanno fermi immobili sulle poltrone di velluto del cinema. Il film è Così fan tutti della Joui.
Film e Colonna sonora da vedere e ascoltare nei momenti di depressione.

Mi sono illuminata di meno


Grazie anche al contributo della mia meravigliosa famiglia
e di tutti gli amici che ho triturato con comunicati stampa
e sms minacciosi alle ore 18 (Stai illuminando di meno???),
il 13 febbraio sono stati risparmiati 500 MW.

Incrementate però le vendite dei lumini dell'IKEA!
Noi ne abbiamo consumati tanti... con cena a lume di candela!
E quasi crisi di pianto di una delle figlie che "senzapensarci" appunto, ha acceso la luce della sua cameretta per 3 secondi ;-)

Ecco il comunicato ANSA.

M’ILLUMINO DI MENO, RISPARMIATI 500 MW, COME 8 MLN LAMPADINE
(ANSA) - ROMA, 13 FEB - Dalla Costiera amalfitana a San
Pietro a Roma, passando per Westminster a Londra fino alla Cabot
Tower dell’isola di Terranova. Il buio e’ sceso all’unisono in
migliaia di comuni italiani e decine di citta’ nel mondo, in
occasione della quinta campagna internazionale all’insegna del
risparmio energetico ‘M’illumino di meno’, lanciata dalla
trasmissione radiofonica Caterpillar di Radiodue.
Il black out volontario, alla vigilia del compleanno del
protocollo di Kyoto che si festeggia lunedi’, vuole dare un
segnale concreto per fermare la febbre del Pianeta causata dai
mutamenti climatici.
Contando solo l’Italia, Terna alle 18 ha registrato un taglio
di 500 MW, pari ad un consumo di 8 milioni di lampadine, mentre
l’anno scorso la riduzione era stata di 400 MW. A girare
l’interruttore per alcuni minuti sono stati monumenti, piazze,
palazzi: Colosseo, Pantheon, Fontana di Trevi, le facciate del
Quirinale, del Senato e della Camera, del ministero
dell’Ambiente, dello Sviluppo economico, della Giustizia e della
Farnesina, oltre a basilica di Superga e Mole Antonelliana a
Torino, piazza San Marco a Venezia, Palazzo Vecchio a Firenze,
il Maschio Angioino a Napoli, piazza Maggiore a Bologna, il
Duomo e piazza della Scala a Milano, il castello del
Buonconsiglio a Trento.
Per la prima volta si e’ spenta la cupola di San Pietro,
insieme alla Basilica di Assisi e a quella di Loreto. Oltre a
tutte le ambasciate italiane all’estero, il black out volontario
ha interessato anche le sedi del parlamento europeo a Bruxelles
e a Strasburgo, Westminster a Londra, e le sedi del Parlamento
in Grecia, Bulgaria, Slovenia e Lituania. Dalla Costa azzurra
con Mougins (paese sopra Cannes) e le piazze delle cittadine
della Provenza in Francia, fino alle strade di Sidone in Libano,
il tam tam energetico e’ arrivato in Grecia, Spagna, Germania,
Romania, Lettonia, ma anche a Malta e Cipro.
Iniziative a tappeto hanno percorso l’Italia, con oltre 1.000
comuni partecipanti alla campagna, ciascuno a modo suo, senza
dimenticare i singoli cittadini. C’e’ chi ne ha approfittato per
osservare le stelle con Unione astrofili italiani e Veneto
stellato, oppure ha mangiato nei tanti ristoranti con menu ‘a
risparmio energetico’, a lume di candela.
Decisamente ”aerea” l’iniziativa di Aosta, con la partenza
di una mongolfiera: il suo bruciatore ha illuminato la piazza e
il comune rimasti al buio. A Verona intanto, i ”ciclisti”
della Federazione italiana amici della bicicletta (Fiab), hanno
pedalato con la luce delle dinamo 220 volte (come 220 Volt)
intorno all’Arena spenta. E a Genova, di fronte al Palazzo
Ducale al buio, l’associazione ‘In forma di luce’ ha invitato i
cittadini a formare un’enorme lampadina con 1.000 bicchieri di
plastica biodegradabile in cui galleggiavano cubetti al Led.
Significative le adesioni delle scuole, come quelle di
Alghero, riunite a leggere favole nell’Auditorium a luce di
candela, oppure in Costiera amalfitana, con circa 500 istituti
riuniti a Scala, nel borgo piu’ antico. ‘M’illumino di meno’
quest’anno ha avuto tra i suoi partecipanti anche le carceri di
Secondigliano (Napoli) e Bollate (Milano). Il sacro si e’ unito
al profano: mentre si sono confermate numerose le parrocchie,
con l’adesione tra l’altro della Conferenza episcopale italiana,
per la prima volta ha partecipato anche il Casino’ di Sanremo.
Tra le novita’ di quest’anno, le adesioni di numerose aziende
italiane e internazionali (come la sponsor Eni, e poi Vodafone,
Coop, Ibm, Ikea Milano, Epson Italia, Mc Donald’s, gli Accor
Hotel), ma anche musei, societa’ sportive, associazioni e
sindacati (da Anci e Agesci a Legambiente, Lipu, Lav e Wwf
Italia, e poi Federparchi, Cgil, Cisl e Uil, da Coldiretti e Cia
a Slowfood), universita’, commercianti e artigiani. E non sono
mancate adesioni dai gruppi politici, dal Pd all’Idv. (ANSA).

Revolutionary road


Strano.
E' tutto molto strano.
Ho letto Revolutionary Road di Richard Yates di corsa perché volevo finirlo prima di vedere il film.
Sono un asino!
Il libro non lo conoscevo. Grave.
E ho fatto proprio come quelli che guardavano il MaurizioCostanzosciò
e il giorno dopo andavano a chiedere il libro in libreria...
Come li biasimavo. E adesso? TAC! uguale anche io.
Che vergogna!
Per fortuna che i geni della minumfax che lo hanno ripubblicato hanno messo una sobria fascetta con le facce di Di Caprio e la Winslet che si può buttare via.
Opsss. In pattumiera.

Il libro è straordinario. Bello anche il film.
Triste.
Spietato.
Un marito che "guarda" la moglie che parla.
ne viviseziona i pensieri... le debolezze.
Un triste e banale menage borghese.
Una casa col giardino.
I bambini che giocano sul prato.
L'unico che sembra vedere le cose per quello che sono è uno schizofrenico.
in libera uscita dal manicomio...che ha subito molti elettroshock.
Geniale.
E bravissimo anche l'attore.

Che triste leggere di americani che volevano ardentemente vivere in Europa.
L'Europa siamo noi. Ok. Era negli anni '50.
Ma poteva essere '60 '70 '80 '90 2000.
Non c'è accenno a politica, a Maccartismo.
Il libro è ambientato in una bolla fuori dal tempo.
In una strada come quella delle Desperate Housewife.
Belle case. Bel giardino. Tanta ipocrisia.

Non ho ancora capito:
Mi ha devastato la storia di questo matrimonio che è il più triste e il più isterico del mondo?
O il fatto che adesso siamo noi, o meglio sono io a guardare l'America come il luogo in cui ora si "vive veramente".

lunedì 9 febbraio 2009

Spring is coming


Come i vecchi parlo solo del tempo ultimamente.
Ieri le figlie volevano contemporaneamente
andare in bicicletta, in monopattino e in skateboard.
Oggi mi sento così anch'io.
C'è il sole e ho voglia di andare contemporaneamente
in bicicletta, in monopattino e in skateboard,
addiritura anche in moto.
Spring is coming... vediamo se ricevo un regalo per San Valentino!
Lo voglio. Il giorno giusto però: né un giorno prima né uno dopo.