venerdì 24 aprile 2009

Tempo di delivery


Stazione ore 19.10
Il treno è in ritardo.
E' tutto in ritardo.
Il dilemma del consulente aziendale.
Deadline, delivery, metaprogetti.
Mi mandi una mail.
Questo l'ho bisogno in tempo zero.
Mi aspetto un report delle decisioni
di oggi per domani mattina.

Mentre raccolgo le idee di fianco a me un ragazzo.
Forse 16-17 anni.
Belloccio, credo.
Siamo di fianco.
Le nostre borse si guardano.
E si sa le borse sono la proezione di quello che vorremmo essere.
O meglio di quello che vorremmo che gli altri pensassero di noi.

Io una borsa costosa.
Anzi molto costosa.
Troppo costosa.
Lui una cartella da 30 euro massimo.
Di stoffa.
Qualche firma e la scritta
Ciao bellissimo. Ti amo occhi di ghiaccio.
Qualche pallino sopra le i...

Ecco lì mi sono sentita veramente in ritardo.
Qualcosa come 20 anni.
Mi sono sentita come Vecchioni:


Milano mia portami via, fa tanto freddo,
ho schifo e non ne posso più,
facciamo un cambio prenditi pure
quel po' di soldi quel po' di celebrità
ma dammi indietro la mia seicento,

i miei vent'anni e una ragazza che tu sai
Milano scusa stavo scherzando,
luci a San Siro non ne accenderanno più.

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