venerdì 17 ottobre 2008

Esperimenti di colore


Lavorare da casa è pericoloso.
La casa è piena di stimoli. Di tutti i tipi.
I libri sul comodino (Madam Bovary e Il sistema periodico), la mortadella del frigorifero e, oggi, i silenzi che arrivano dalla stanza delle figlie. Oggi a casa per lo sciopero delle scuole.
Silenzio molto sospetto.
Infatti ho smesso di lavorare e sono andata a vedere: stavano usando i miei colori ad olio.
Maimeri. Attenzione 5 euro a tubetto.
Ho mantenuto un aplomb inglese.

Ma ho capito perché non riesco a lavorare da casa...
è il luogo bello degli affetti. Della cura.
Dal PC attraverso le mail arrivano risonanze di disaffettività. Le normali maleducazioni da ufficio.
Tutti contro tutti.
Tutto contro tutto.
Darwin applicato.
Quache anno fa c'era un bellissimo sito che si chiamava la posta del fegato (titolo geniale).
L'autore o autrice era un genio. Scriveva benissimo e diceva tante cose intelligenti. Tra queste belle riflessioni sulla vita di lavorativa e sull'ufficio che definiva "il tempio del pressapoco", un posto di grande sacche di sofferenze, di disamore.
Ho salvato il post da qualche parte o lo posterò.
Un bel giorno il sito sparisce.
Faceva parte di un portale molto famoso ed è rarissimo che succeda su Internet una cosa così...
non c'era più traccia! Sparito. Senza spiegazioni.
Spero che sia stato per una questione di principio almeno.
Una bella "questione di principio"(notare come sia sparita questa espressione dal lessico comune).
E non tristemente su una questione di soldi.
Ma forse è una questione di principio pure quella.

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